La conclusione può spalancare tante porte socchiuse ai confini del confronto: un dibattito a più voci, nel salotto coi lumi delle idee, donde udire la timbrica secca del parere lapidario, privo di ulteriori sentieri, se no l’opinione crepuscolare, sfiorata dalla multidimensionalità di possibili scenari, filtrati alle pendici dell’alba. Un individuo divino si cala nella sperimentazione osservativa, lasciando che una candida sfera tocchi il suolo, dischiudendosi sulle ignote lande del Pianeta Terra. Il globo, in verità, è un essere immortale, dotato di straordinari poteri: in regalo, ha l’occasione di saggiare la vita nel Mondo, pioniere di una gamma sfumature infinite e metodi empirici. Sarà statica pietra, sarà muschio profumato, per poi farsi lupo proveniente da Sud. Il tentativo servirà per comprendere il battito animale, dentro un corpo inesplorato, e dedurre i misteriosi meccanismi di una Coscienza. Si procede nello stadio evolutivo, alzando l’asticella, per capire i contorti marchingegni dell’Uomo, in pista fra vizi e virtù, anatomia fisica e funzioni basilari, ragione e sentimento. To your eternity, nuova opera di Yoshitoki Ōima (14 volumi, in corso), è una tournée nella profondità delle caverne introspettive dell’Essere Umano, un invito a una visione filosofica dell’Esistenza, una proposta a combattere l’oscurità della moderna superficialità, in favore della resurrezione di un’Anima superiore.

Giulia Campinoti