Gordiano Lupi - Dentro - di Claudia Calabresi

Gordiano Lupi – Dentro – di Claudia Calabresi

Claudia Calabresi
Dentro
ExCogita Editore di Luciana Bianciardi – www-excogita.it
Collana Le Astarti – Pagine 90 – euro 13

Claudia Calabresi è una poetessa genovese di 29 anni, attivista femminista e per i diritti LGBT e dell’ambiente presso Liguria Pride, Zenatrans e altre associazioni. Scrive articoli sul tema del genere, da un punto di vista semiotico. Miglior autrice under 25 al Premio Ossi di Seppia 2015, finalista al Premio Europeo Wilde 2016 e Premio Montale 2016 Regione Liguria. Dentro è una raccolta complessa, che si avvale della forbita prefazione di Stella Poli, inserita nella pregevole colla Le Astarti di ExCogita, dedicata a voci libere e fuori dagli schemi che devono risuonare forti, selezionate da Lara Cerutti e Marzia Cipollone. Dentro si divide in 4 sezioni autonome che compongono altrettanti aspetti di un unico sentire: Serra, Un’era, Carne viva e Cara. Resta raccolta unitaria, non antologica, ma volta a racchiudere nel campo più intimo tutta l’interiorità poetica, la zona imperscrutabile dell’animo umano, in un percorso accidentato e complesso, per aprirsi al mondo, alla vita esteriore, tra fughe oniriche e slanci verso l’infinito. Ottimi gli aspetti più intimi, con descrizione poetica della città: in questo abisso di casa, in questa Genova / tentata, non sgridarmi se parlo / solo di buio e non mi trovo / buffa, e in generale non mi trovo / manco se andiamo al mare / ma sbriciolo il paesaggio in una corsa, / una veduta di ringhiera, il parco al sole / e faccio foto ai vecchi di nascosto. Il verso è libero, spezzato in enjambement nervosi, spesso frantumati e aspri, scevri da tentazioni musicali classiche, ma forbiti ed eleganti. Il dolore più intimo si fa poesia: ti muore un cane, poi un figlio, / e tu? / pensi che questa pioggia al pomeriggio / non la può più sentire, / che il tuo dolore è alla periferia / di un sisma, immagini un crepaccio, / gli oggetti cadere dentro al suono / dell’aria. guaiti, sempre più lontani.  La natura e il paesaggio diventano parte e rappresentazione del dolore umano, di un sentimento angoscioso, sono elementi essenziali del sentire poetico. Un esordio poetico maturo, che non può trascurare accenni sociali, alla recente pandemia e ai conflitti mondiali, ma che si concentra soprattutto sul lato intimo delle cose, viste dalla lente deformante del paesaggio ligure, della sua Genova, che è blu come Pietro, è tiepida nella sua forma notte, non si preoccupa se il mare è mosso, perché adesso è ottobre. Claudia Calabresi racconta amori iniziati con passione e storie finite, incontri casuali e dolori al cuore cos’ forti da provare il desiderio di strapparselo dal petto come se fosse una tonsilla infetta. Un libro da leggere più volte e da metabolizzare per apprezzare il senso più recondito del pensiero, perché ogni parola ha un suo ben preciso valore nel corpus poetico di Claudia Calabresi.

Gordiano Lupi