Alessandro Scarpellini – Arrivederci, Andrea G. (genio) Pinketts
“È morto a 57 anni Andrea G. Pinketts (Andrea Giovanni Pinchetti) , scrittore e giornalista, vivace polemista e amante dell’amore. Autore di libri dal linguaggio sciolto, ironico, provocatorio come l’indimenticabile “Il vizio dell’agnello” (la cui protagonista ha a che fare con una sua visita a Pisa a Palazzo Lanfranchi, un segreto che ci siamo tenuti), “Il Conto dell’ultima cena”, “Il senso della frase”, “Fuggevole Turchese”, “Gli ultimi dei neuroni”, “L’assenza dell’assenzio”, “Nonostante Clizia” e tutte le storie di Lazzaro Sant’Andrea (suo alter ego). La nostra amicizia risaliva a molti anni fa quando vinsi nel 1993 il Mystfest di Cattolica e lui era là… abbiamo fraternizzato e quella sera stessa ci siamo gustati una pizza insieme raccontandoci un po’ di vita e segrete esperienze (avrei molte cose da raccontare…). In seguito ci siamo visti molte altre volte. Aveva una dolcezza e una insoddisfazione sommersa, amava la bellezza e la luce misteriosa della luna, anche se a Milano aveva poi fondato la Scuola dei duri e talvolta aveva un atteggiamento provocatorio e quasi rabbioso verso la realtà che feriva. Pochi hanno conosciuto questa sua dolcezza ed umanità, molti hanno giudicato solo la sua irriverenza e feroce ironia. Insieme abbiamo condiviso per anni l’incredibile e divertentissima esperienza dell’Accademia dei notturni di Budrio (Bologna) frequentata da Francesco Guccini, Freak Antoni, Loriano Macchiavelli, Carlo Lucarelli, Lucio Dalla, tanti giallisti (fra i quali io, giallista eretico ed erotico) e musicisti. Ricordo le sere passate lì fra storie, canzoni, polenta, salsicce e salumi, vino, sorrisi, gridi, occhi socchiusi, discussioni, risate. Un carcinoma, che voleva prendere a calci, se l’è portato via… diavoli e angeli, Madonne e santi, demoni e traghettatori non saranno più al sicuro con Andrea G. Pinketts in giro nell’oltre mondo. G. , diceva lui, stava per Genio. Un saluto con libertà mio agitato e sincero amico, un brindisi con un vino di stelle e della luce che hanno negli occhi le donne nell’amore che guardano il vento!”
Alessandro Scarpellini
(il lupo azzurro)
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