Alessio Santacroce – Bending – Elisa Arcamone
Per questa puntata natalizia di Bending ho deciso di farmi, e di farvi, un gran bel regalo intervistando quella che ritengo essere una delle artiste più talentuose che abbiamo in toscana. In un mondo giusto Elisa Arcamone sarebbe una cantautrice seguita a livello nazionale, sotto contratto con una major (e vi assicuro che se lo meriterebbe) e sempre in classifica, ma in questo squallido panorama invaso da talent, trap e meteore improvvisate di ogni tipo, una “pura” come lei non può trovare spazio. Finalmente, dopo un lungo periodo di pausa, è tornata a scrivere, a regalarci la sua splendida voce e a suonare dal vivo in compagnia di due artisti speciali di cui vi parleremo in seguito. A Elisa ho già dedicato molti articoli, ma questa volta sono riuscito a farla parlare del suo mondo e dei momenti intimi della sua vita che l’hanno convinta a ricominciare.
“Ciao Ale, prima di tutto ti racconto come siamo arrivati al trio. Nel 2013 nasce la collaborazione con la chitarrista Greta Merli ai Livorno Music Awardsche mi fa assaggiare per la prima volta il vero sapore delle mie canzoni, delle mie storie, che devono essere nude, crude, senza tanti trucchi, ombretti e rossettini. Per quella collaborazione però non trovo il coraggio di proseguire. Nello stesso periodo entro a far parte del progetto di Luca Faggella, ancora con Greta, ed entrambi mi convincono a suonare la chitarra, il basso, il synth, insomma ad affrontare una vera scuola di rock. Mi buttano sul palco senza troppi convenevoli dicendomi di zittire l’ansia, perché suonare che fa bene e basta. È vero, mi fa bene, capisco che la perfezione non è tutto. In seguito, incontro il batterista Domenico Marinelli che mi convince a continuare col basso, il suo, cinque corde per provare i miei pezzi storici e quelli che stanno nascendo dentro di me. Comincio così a spogliarmi della sensazione di dover raggiungere qualcosa di tangibile, ad apprezzare solo la mia voglia di scoprire, ma ancora non sento l’esigenza di far sentire niente a nessuno. Poi un giorno una quindicenne che ha appena perso il papà mi guarda negli occhi e mi chiede “perché” ed ogni voglia di riscatto musicale affonda. Non contava più nulla la musica. Alla fine del 2016 ad andarsene è il fidanzato di un’amica sorella i cui sguardi, aggiunti a quelli di tutte le persone vicine che affrontano la perdita, mi fanno sentire all’improvviso il bisogno di tirare fuori tutto quel dolore e trasformarlo nel più difficile dei lavori…l’accettazione.Nasce così Bellezza collaterale, senza nessuna velleità di uscire in radio, di fare un disco e quant’altro, anche perché l’amore non ha bisogno di pubblicità e questa canzone è nata solo per amore, per dare voce a chi se n’è andato, alla voglia di vivere e di lottare per i propri sogni. Allo stesso modo nascono Consapevole, Rumore, Vertigine, il nuovo arrangiamento de L’artista, allo stesso modo nasce il trio con Greta e Domenico che hanno subito creduto all’amore delle mie storie, allo stesso modo rinasco io. Questa è la storia di una cantastorie, non di una musicista. Non lo sono. Io sono solo una bimba che gioca.”
Credo che dopo queste parole siate pronti ad ammirare il video di Bellezza collaterale, ad entrare nel mondo di Elisa, ad innamorarvi della sua assoluta e sincera umiltà. L’artista labronica, in compagnia di Greta e Domenico, il 27 novembre è stata ospite negli studi di Garage Radio e ha suonato dal vivo, senza trucchi, senza inganni, solo col cuore, come piace a lei. Bentornata Elisa e buon Natale a tutti i lettori del Foglio letterario. Bending è una produzione di Percorsi Musicali.
Alessio santacroce
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