Editoriale di Vincenzo Trama
O temerari lettori che v’ involate a leggere le nostre pagine primaverili, fate attenzione! Fra queste mura di carte non v’è nessun finalista allo Strega, nessun prezzolato radical chic di ritorno dal Book Pride, neanche una penna convinta che il futuro della narrativa siano quei microcosmi ombelicali di cui tanti – troppi – si gonfiano il petto assurgendoli a nuovi miti narrativi!
Trovate parziale consolazione nei ranuncoli in fiore e a noi lasciateci cuocere nel nostro brodetto di robe fichissime ma così underground che ce le leggiamo tra di noi, attorno a un falò di iniziative senza peli sulla lingua e senza barbe hipster da sfoggiare: ci stanno malissimo, come certe tendenze su twitter.
Ergo, senza perder altro tempo: nonostante la prestigiosa indicazione di Paolo Ruffilli, Sogni e Altiforni di Gordiano Lupi e Cristina De Vita, A.Car edizioni, lascia lo Strega alla dozzina di nomi altisonanti che, fra uno sbadiglio e l’ altro, fingeranno di contendersi il prezioso liquore beneventano. A Marco Missiroli vanno le nostre più sentite congratulazioni, visto che la sua vittoria è praticamente scritta e il suo libro già amato da tutti: il bellissimo Fedeltà è il nuovo apogeo della narrativa italiana. Lo dice la critica, lo dice il web, quindi lo diciamo pure noi, sia mai ci bollino di essere quelli che vogliono fare sempre la piscia fuori dal vaso. Non l’ abbiamo letto, ma siamo sicuri che sia il miglior romanzo italiano in circolazione, dopo l’ ultimo di Fabio Volo, qualunque esso sia. E comunque Scurati merda, tanto per schierarci anche noi.
Ci possiamo intanto godere la lettura del primo capitolo del libro cliccando QUI: il ringraziamento va ad Edoardo Camponeschi per aver dato voce alle pagine. Il link è per Sogni e Altiforni, sia chiaro. Missiroli lo legge Battiston, live, col leggio e rigorosamente all’ Arena di Verona.
Usciamo invece con I ciccioni esplosivi di Pelagio D’Afro, che il 25 aprile presenterà(nno) il suo (loro) spettacolare romanzo in quel di Corinaldo, alla Festa dei Matti: sono gli eventi che non a caso si addicono di più a noi e alla nostra linea editoriale. Fateci un salto, se potete, e gozzovigliate di narrativa come si deve. Roberto Catani alla copertina, comunque. Per dire: CLICCAMI
Altra grande iniziativa del Foglio Letterario è quella di affidare una collana di gialli al grande Ernesto Gastaldi, firma storica della nostra contemporanea filmografia. Si inizia con A come Assassino, ed è lo stesso Gastaldi, in un’ intervista condotta da Matteo Mancini in questo numero, a spiegarci la genesi di questo progetto, ma non solo. Mancini, da appassionato qual è, lo induce a raccontarci i retroscena dei suoi esordi e dei suoi successi, in un servizio che ha pochi pari nel restante mondo delle Free Press.
Ricordo anche che i vent’ anni del Foglio Letterario sono una ghiotta occasione non solo per festeggiare ma anche per fare incetta di libri a basso costo: faccio quindi presente la possibilità di acquistare a prezzo scontato quello che vi pare dal catalogo: 20% per il ventennale, se ci aiutate a farne altri 30 poi giuro che vi applichiamo il 50%. Basta poco, no?
Per il resto andate pure a spulciare la rivista come meglio credete: Tondi e Calzone son pronti già a massacrarvi i vostri aurei sogni di scrittori in erba (fumatela, fate prima), Santacroce ha infilato l’ ennesima perla di musica underground e Marangoni ha per voi una chicca di B movie in serbo che come al solito potrà solo aumentare il vostro disprezzo per l’ attuale cinema da multisala. Altro ancora vi attende, non fatevi pregare: inoltratevi nella Selva Oscura, se ne avete abbastanza coraggio.
Mi prendo solo un ultimo piccolo spazio per menzionare una collaborazione di cui andiamo particolarmente fieri: i tipacci di Ignoranza Eroica, collettivo di gentaglia capitanati dal mostruoso Michele Gonnella, fanno capolino nelle nostre pagine nella sezione dei racconti, inaugurando una rubrica nella rubrica coi loro testi weird e deliranti. Li ospiteremo in maniera fissa, a rotazione o come ci pare a noi: è la narrativa che ci piace, fatta di roba strana, freak e tendente al disturbante. Se non fa per voi, tranquilli: c’ avete un mucchio di roba dello Strega da leggere, da qui alla prossima volta.
Noi ci becchiamo a scuola finita, il 21 giugno o giù di lì: in mezzo cercate di fare i buoni e di leggere, se potete, garantendo la bibliodiversità. La piccola editoria come la nostra ve ne sarà per sempre grata.
Abbracci quasi simpatici,
Vincenzo Trama
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