Giulia Campinoti – Manga Fever – Umimachi Diary – Diario di Kamagura
Kamagura, prefettura di Kanagawa, Giappone. Un giorno, giunge un fulmine a ciel sereno, buttando all’aria gli equilibri interni e le abitudini quotidiane delle sorelle Koda. Le tre sorelle, allevate dalla nonna a seguito della separazione dei genitori, fuggiti entrambi a gambe levate dalla complicata situazione, sono vissute sin dall’infanzia nella casa della nonna. Purtroppo, la nonna è spirata, e adesso sono loro tre a mandare avanti la baracca. Tra il dire e il fare, una missiva proveniente da Yamagata, città dove il padre si era rifatto una vita con un’altra donna, comunica loro la dipartita del ramo paterno. Sachi, la sorella maggiore, accoglie la notizia con grande rancore, covato dentro sé da anni e anni; Yoshino, la sorella intermedia, la più scanzonata e leggera, si sente in colpa perché non prova alcunché dinanzi a tale annuncio; Chika, la minore e la più tranquilla, non ricorda assolutamente niente del padre. Quindi, per assistere al funerale dell’uomo e per risolvere faccende di ordine economico e burocratico, le tre sorelle partono alla volta di Yamagata. Ed è lì che, con sorpresa, conoscono Suzu Asano, la loro sorellastra. Tutte quante rimangono sorprese dalla stabilità emotiva, dalla maturità e dalla serietà della ragazza, appena tredicenne. Durante il funerale del padre, Sachi, la più forte e la più intelligente delle tre sorelle Koda, capisce immediatamente che a Suzu è toccato presto dimenticare quanti anni indicasse la cartà d’identità, dovendosi calare bene presto in una mentalità da adulto, quando ancora era solo e soltanto una bambina, a discapito di un’infanzia rubata che mai più tornerà. L’egoismo e l’inettitudine della famiglia della sorellastra inducono Sachi a chiedere a Suzu di trasferirsi con loro a Kamagura, con felicità e assenzo della ragazzina. Questo è l’inizio di Umimachi Diary – Diario di Kamagura, manga in 9 volumi, un’opera in cui il trantran della vita viene narrato con poesia, e l’evoluzione dei personaggi principali segue liscia come l’olio, scorrevole, pagina dopo pagina. Insignito di numerosi premi in Madrepatria, il lavoro di Akimi Yoshida è un ottimo titolo da aggiungere alla propria collezione.
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