Gordiano Lupi: “La liceale” di Michele Massimo Tarantini
La liceale (1975)
di Michele Massimo Tarantini
La liceale è un film simbolo per un’intera generazione di ragazzi italiani che cominciavano a prendere confidenza con il femminismo e con la liberazione sessuale. Gloria Guida presta la sua recitazione e il suo appeal da lolita per una tipologia di situazioni erotiche ambientate all’interno delle aule scolastiche. In passato l’attrice di turno era chiamata a interpretare il ruolo della professoressa bella e provocante che seduce uno studente imbranato, quindi cede alle sue lusinghe. Gloria Guida compie il cammino opposto, quello più difficile, regala a una platea di ragazzini (i sedicenni del tempo sono il suo pubblico) il sogno che attendono. Interpreta la maliziosa ninfetta, la ragazzina che si fa accarezzare sotto il banco, si fa dare un passaggio in moto e seduce un ragazzo per poi lasciarlo a bocca asciutta, che fa andare in estasi il professore nel guardarle le gambe aperte a mostrare tutto il mostrabile. Il ragazzino vedeva Gloria Guida nella parte della studentessa, si innamorava di lei e di uno sguardo sorridente, ingenuo al tempo stesso malizioso, immaginava la compagna di banco, la più carina della classe. E sognava con lei. Ecco perché con La liceale comincia il mito della Gloria Guida ragazzina sexy del cinema italiano. Quando uscì nelle sale La liceale fece furore perché era il primo film che mostrava Gloria Guida come mamma l’aveva fatta. Tarantini la inquadra per lunghe sequenze, con primi piani ben riusciti di parti intime, valorizzando al massimo il corpo e le capacità erotiche dell’attrice che recita bene la parte della ragazzina perversa e sensuale. Fin dalle prime scene, con Gloria Guida ripresa prima nuda mentre dorme e poi in una delle docce più sensuali della sua carriera, si capisce dove si vuole andare a parare. Tra l’altro le scene di nudo scorrono insieme ai titoli di testa e per tutto il film si sprecano arditi primi piani ed esibizioni di nudo integrale. Tanto che il film venne vietato ai minori di anni diciotto, pure se il suo vero pubblico era quello dei sedicenni. Mereghetti lo stronca senza pietà (una stella e mezza), se la prende con la sceneggiatura giudicata inconsistente e con le macchiette comiche di Vitali, Cannavale e D’Angelo che a suo dire non funzionano. A me il film è piaciuto, al punto che l’ho visto più volte nel corso degli anni. Pure adesso che non ho più sedici anni ho sorriso nel vedere un professore di lettere come Gianfranco D’Angelo irretito dalle malizie di Gloria Guida e delle battute pecorecce di Alvaro Vitali. Una pietra miliare nell’immaginario cinematografico del cinema di serie B degli anni Settanta, dice Mereghetti. Una pietra miliare nell’immaginario di tutti i liceali degli anni Settanta, ribadiamo noi. Il suo personaggio, grazie al successo del film di Tarantini, diventa un esempio importante. Dopo le insegnanti le sale italiane sono invase da liceali e da studentesse più o meno riuscite e ci provano in molte a imitare (senza successo) l’ingenua e prorompente carica erotica di Gloria Guida. Citiamo soltanto: L’adolescente di Alfonso Brescia con Daniela Giordano, La collegiale di Gianni Martucci con Marta Katherin, L’ingenua di Gianfranco Baldanello con Ilona Staller (futura Cicciolina, regina del porno targato Schicchi), L’educanda di Franco Lo Cascio (più noto come Luca Damiano) con Patrizia Gori e altri film di minor rilievo. Resta il fatto che in tutte queste pellicole non si raggiunge il mix ben dosato di malizia erotica e sano divertimento presenti ne La liceale. Gloria Guida caratterizza molto bene il personaggio, al punto da rendere indispensabile la sua presenza, così come Gianfranco D’Angelo è un professore perfetto, che sarà il mattatore della popolare trasmissione televisiva Drive In. Chi non lo ricorda nella macchietta del cane As Fidanken e negli eccezionali monologhi? Per non dire della classe di Giuseppe Pambieri, perfetto dongiovanni che concupisce l’ingenua liceale, e di Alvaro Vitali, divertente nella parte del compagno sporcaccione anticipando il futuro personaggio di Pierino.
Regia: Michele Massimo Tarantini. Soggetto e Sceneggiatura: Michele Massimo Tarantini, Francesco Milizia, Marino Onorati. Fotografia: Giancarlo Ferrando. Montaggio: Raimondo Crociani. Scenografie: Elio Michel: Musiche: Vittorio Pezzolla. Produzione: Luciano Martino per Dania Film. Distribuzione: Medusa. Interpreti: Gloria Guida, Giuseppe Pambieri, Mario Carotenuto, Gianfranco D’Angelo, Enzo Cannavale, Rodolfo Bigotti, Alvaro Vitali, Ilona Staller, Gisella Sofio, Angela Doria, Franco Diogene, Enrico Abate, Marcello Martana e Renzo Marignano.
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