Gordiano Lupi – Stitches di David Small
David Small
Stitches – 29 punti alla gola
Rizzoli Lizard – Euro 15 – Pagine 330
Finalmente in edizione tascabile (a prezzo economico) un imperdibile romanzo grafico di David Small, edito nel 2009, che appassionò Robert Crumb al punto di fargli dire che era in presenza di “una storia fortissima, un’autobiografia intensa ed emozionante”. Ecco, se qualcosa stona di questo libro è la prefazione di Luca Sofri, inutile e supponente come poche. Notare la differenza, negli USA introduce Robert Crumb, da noi Luca Sofri, non si capisce il motivo, cosa c’entra questo giornalista con il mondo del fumetto? Dobbiamo leggere che un romanzo di formazione dopo quarant’anni non si avverte la necessità di leggerlo. Parla per te, Sofri. Io ne ho 64 e ne leggo in continuazione, non solo Il giovane Holden, soprattutto graphic novel, spesso intensi e sconvolgenti come Stitches. E poi il giornalista aggiunge che il romanzo di formazione funziona solo nel fumetto perché questo genere di letteratura verrebbe letta soltanto dai giovani. Ergo, il fumetto è un genere per ragazzi (sic!) e questa storia la leggono solo perché ci sono le figure, sembra di andare al cinema. Basta con le sciocchezze. Veniamo alle cose serie. Stitches è un romanzo straordinario, un’autobiografia per immagini e parole evocative, persino sublimi, il racconto di un’infanzia difficile in una famiglia problematica, per ottenere il riscatto in età adulta, grazie all’arte. David subisce un’operazione alla gola per una ciste al collo, ma le cose sono più gravi del previsto, i medici asportano la tiroide e una corda vocale, lui capisce di aver avuto un tumore, tra l’altro provocato (involontariamente) dal padre che lo curava con le radiazioni. Ventinove punti di sutura alla gola sono il leitmotiv della sua giovinezza e il silenzio obbligato, attenuato da un minimo di voce riconquistato grazie a una corda vocale. La vita di David si dipana in una famiglia da incubo, con una madre anaffettiva, lesbica repressa, un padre assente, un fratello maggiore che sfoga i suoi problemi suonando la batteria. David cresce cupo e taciturno, tra dubbi e incertezze, eredità di un’infanzia difficile e di un ambiente triste, popolato da persone che non comunicano tra loro. L’arte salva il ragazzo, la scoperta di essere un pittore, un valido disegnatore, per merito di uno psicologo – raffigurato come il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie – che intuisce le sue doti e lo mette di fronte alla realtà di una madre che non lo ama. La tecnica del disegno è esemplare, una sorta di acquerello in bianco e nero con inquietanti chiaro scuri. Stitches – 29 punti alla gola è un romanzo per immagini straordinario, una vita narrata in poco più di trecento pagine coinvolgenti che scorrono rapide grazie a un montaggio sincopato, un romanzo di formazione esemplare. Imperdibile.
Gordiano Lupi
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