Laura Lupi – “L’asciugamano pensieroso”
Quest’anno non siamo andati in vacanza, ma siamo andati comunque al mare, cosa che a dire la verità non mi piace per niente, perché tutti ma proprio tutti si siedono sopra di me e mi buttano la rena addosso. Pensano che se vengo sommerso da una montagna di sabbia non provo niente e che sto solo facendo la cosa per cui mi hanno “inventato”. Be’, inventato non sarebbe proprio la parola giusta, perché io sono nato dal cotone, parente stretto delle piante, come si sa il cotone è un fiore e mi sembra che provenga dal Sudamerica. Facendo due calcoli, visto che la pianta è un essere vivente, anch’io lo sono, perché se sono fatto con il cotone e il cotone è il fiore d’una pianta, tutto torna … In ogni caso mi sa che il mio ragionamento non funziona, perché gli umani non lo capiscono e mi hanno inserito in una categoria diversa; mi chiamano oggetto, cosa che a me non piace molto, come si sa loro chiamano oggetti anche quei fannulloni dei cappotti, che non mi stanno per niente simpatici perché si credono chissà chi e poi alla fine servono soltanto a tenere caldo. Diciamo che in certe circostanze potrebbero usare anche me, ma loro no, devono produrre in continuazione oggetti differenti. Potrebbero farne a meno di due cose praticamente uguali, – per esempio le coperte sono la mia versione invernale -, e usare me anche d’inverno. Ma tanto nessuno vorrà o potrà mai ascoltare i pensieri di un “inutile oggetto” come un asciugamano, quindi direi di smetterla e di tornare al mio lavoro.
Laura Lupi
Commenti recenti