Moise – SettanTex. Anche Aquila della Notte ha i “capelli d’argento”
La notizia era nell’aria, preannunciata e anticipata da analoghe, inquietanti ‘voci di corridoio’… l’orso Yogiche varca la soglia dei sessanta secolo, il buon vecchio Ezechiele Lupoche, con il suo proverbiale soffio, spegne ben ottantacinque candeline e infine TA-DAAAH ! la notizia ferale: TEXcompie settant’anni!
Lo confesso: la mia primissima reazione è stata: “Belìn, ma allora Kit Carson quanti ne compie, duecento?” poi però mi sono soffermato a pensare a lui, Aquila della Notte, il marmoreo e monolitico protagonista della serie e mi sono preoccupato un po’!
Perché, parliamoci chiaro, Tex non è pronto ad avere settant’anni! Lui sta bene lì, in quell’imprecisata, giovanile maturità fra i trenta e i quaranta che gli permette di cavalcare come un dannato, sparar pistolettate ai ‘Tizzoni d’Inferno’ di turno e strafogarsi di bistecche-alte-due-dita e patatine fritte, senza dimenticare la birra gelata e la sigarettina da dopopranzo, in barba al salutismo del nostro sfigatissimo XXI secolo!
Cosa dovrebbe fare un ‘ranger’ come lui al giro di boa dei settanta? Per di più in quel ruvido e rustico scorcio di spazio-tempo che era il Far West di metà ottocento, quando la maggior parte delle persone normali, già intorno ai quaranta aveva l’aspetto di mio nonno?
Vabbèh, tanto per cominciare dovrebbe trovarsi un buon medico della mutua e farsi prescrivere una dieta adeguata: niente più bistecconi di manzo e birre gelate ma qualcosina di più, come dire?, macrobiotico:“ Guardi, sig.Willer, un bel petto di pollo bollito con contorno di carotine lesse e una birra analcoolica… non si renderà neppure conto della differenz…” BANG! BANG! BANG! “ Kiiit! Chiama un altro dietologo! “
E poi, che altro? Ah sì! Basta sparatorie, ché il fumo delle Colt, come le sigarette, nuoce ai polmoni, basta caffè, ché rende nervosi e soprattutto smettiamola una buona volta con quei bivacchi nella prateria, al freddo e al gelo! E se proprio bisogna dormire all’aperto, perché ci sono imescaleros da catturare e non c’è tempo di cercare un alberghetto o una pensioncina, il nostro settantTex dovrebbe almeno indossare un golfino e la maglietta della salute!
Basta! Non ce la faccio più! L’immagine di Tex con la maglietta della salute è troppo anche per la mia fantasia malata!
Il fatto è che ci sono personaggi della fantasia cui anche la qualifica di ‘immortale’ va stretta. Topolino, Diabolik, Tex Willer, creature fatte del tessuto dei sogni, ‘persone’ di carta e inchiostro che continuano a popolare l’immaginario e che non possono invecchiare perché proprio dalla nostra mente collettiva di inguaribili sognatori traggono gioventù, baldanza e indomita energia.
Ho visto persone seriosissime, professionisti dall’implacabile rigore per cui anche il Modulo 740 è una lettura troppo frivola ammettere candidamente: “Fumetti? NOOO-OO! Non leggo fumetti!…ma qualche volta leggo il Tex…”
ancetta o la calvizie incipiente, che ci preoccupiamo per il mutuo, le tasse e la curva dell’inflazione…
Lui, Aquila della notte se ne sta lì, a cavallo, sul ciglio della lunga strada fra la via Emilia e il Weste ci guarda con quel suo mezzo sorriso, la sigaretta appiccicata all’angolo della bocca, e sembra dire: “Poveri beccaccioni!”
Hasta luego, Companeros!
Moise
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