Paolo Merenda – The Band That Wouldn’t Die
Capelli bianchi e fisico segnato dagli abusi saltano subito all’occhio. Alla chitarra il mitico HeWhoCannotBeNamed veste soltanto di un sospensorio e una maschera da Lucha Libre, mentre Blag Dahlia è in tenuta standard: maglietta smanicata, jeans e Converse All-stars.
– Allora, dillo al nostro pubblico! – Blag urla rivolto al bassista: Nick Olivieri.
– Siamo una band impegnata: ci interessiamo di politica, inquinamento…
– Certo, ci battiamo anche per il sociale! – ribatte Nick scoppiando in una risata fragorosa.
– E abbiamo il cazzo grosso! – Blag lo dice imitando uno stile vocale da gansta – rapper.
– Il prossimo pezzo è: Let’s get high and fuck some sluts – annuncia quindi Blag.
E la band riparte con un classico inno scumpunk, non più lungo di due minuti.
Paolo Merenda
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