Patrice Avella – L’angelo del Castello
Percorrendo le strade di Roma, dalla piazza della Repubblica, chiamata dai veri Romani piazza Esedra, passando per via Nazionale, si parte per una passeggiata spensierata tra le strade trafficate del centro storico di Roma. A mezzogiorno, da Castel Sant’Angelo, risuona il colpo di cannone che ricorda l’ora del pranzo. Sulla sommità dal monumento sepolcrale dell’imperatore Adriano, si erge la statua di bronzo raffigurante un angelo nell’atto di riporre la spada nel fodero.
La scena tramandata dalla leggenda potrebbe essere tratta da un film di Fellini o Pasolini. Nel 590, durante una solenne processione di fedeli per chiedere a Dio di salvare Roma dalla terribile pestilenza che si era abbattuta sulla città, il Pontefice Gregorio Magno ebbe una visione celeste presso la Mole che Adriano aveva fatto costruire nel 130 d.C.: vide un angelo sospeso sul punto più alto del Mausoleo, che scendeva lentamente impugnando una spada sguainata tesa verso l’alto come per combattere il Male o il Diavolo. Subito dopo, l’Angelo fece il gesto pacifico di rinfoderare la spada come gesto di clemenza. Il Papa sostenne di aver riconosciuto l’arcangelo Michele, prima che quello, in un fumo nero, scomparisse dalla sua vista, che, secondo lui, Dio aveva mandato come suo messaggero e protettore, ad annunciare la fine dell’epidemia, cosa che effettivamente avvenne perché, dal giorno successivo, nessuno più morì di peste. Così, Papa Gregorio, per celebrare il prodigio e ringraziare Dio della sua misericordia, decise di dare all’edificio il nuovo nome di Castel Sant’Angelo e fece collocare sulla sommità della costruzione la famosa statua dell’arcangelo Michele con la spada sguainata.
Ma, visto che l’angelo la tiene sempre a portata di mano, il gesto rappresentato è quello di rinfoderare l’arma come gesto di clemenza o, al contrario, quello è un gesto di violenza di chi la spada, invece, vuole usarla?
Questo interrogativo turba il poeta Pier Paolo Pasolini
Tratto dal libro scritto a quattro mani da Gordiano Lupi e Patrice Avella Con la collaborazione di Federica Marchetti e Lucilla Lazzarini
Pier Paolo Pasolini, il cinema,l’amore & la sua Roma.
Una passeggiata pasoliniana
nei quartieri della Città Eterna con le recensioni dei suoi film, le sue poesie,
le donne della sua vita e le ricette preferite delle sue trattorie.
Edizioni Il Foglio Letterario – Aprile 2023
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