Gordiano Lupi – Sogno di una notte d’estate (1983) di Gabriele Salvatores
Sogno di una notte d’estate (1983)
di Gabriele Salvatores
Il primo lungometraggio di Gabriele Salvatores realizza la trasposizione cinematografica della commedia shakespeariana Sogno di una notte di mezza estate, trasformata come una sorta di musical, ambientata ai tempi nostri, con una colonna sonora creata da Mauro Pagani. Obiettivo ambizioso per un lavoro di nicchia, un unicum nella produzione del regista, che si ricerca e si rivede soprattutto per interessi storici. Il film viene girato quasi interamente in zona periferica di Milano, per gli interni a Villa Arconati di Castellazzo di Bollate. La trama ricalca il Sogno di William Shakespeare ma riporta tutto in Lombardia, negli anni Ottanta, dove una coppia borghese sta per celebrare le proprie nozze e subito dopo viene raggiunta da quattro giovani. Nel frattempo una compagnia teatrale scalcinata, composta da puri dilettanti, sta facendo le prove in un cascinale diroccato, per allestire una rappresentazione che serva ad allietare la festa di nozze. L’elemento fantastico, contenuto anche nel Sogno shakespeariano, sono i folletti e gli elfi che di notte si fanno vivi, uscendo dai boschi della zona, loro residenza elettiva. Proprio i folletti animano la situazione scambiando il ruolo degli innamorati, modificando le loro azioni, conducendo verso un finale surreale e grottesco. Un cast d’eccezione per il primo film di Salvatores. La coppia che si sta per sposare è composta da Erica Blanc (Ippolita) e Alberto Lionello (Teseo), tra i giovani si riconosce Luca Barbareschi (Lisandro), abbiamo pure Gianna Nannini (Titania), che recita e canta con bravura, per tacere di Alessandro Haber (Egeo), professionale come sempre. Flavio Bucci è straordinario nella sua interpretazione teatrale del maligno folletto Oberon. Tipico della poetica di Salvatores riscontriamo l’elemento fantastico che spesso troviamo nel cinema successivo (Nirvana, Il ragazzo invisibile), anche se il regista è solito modificare le sue narrazioni e non ripetersi troppo, passando dal generazionale al noir, per finire con lo storico – letterario e il teatrale. Nel Sogno vediamo in nuce molte anime del Salvatores che verrà, ancora non sviluppate, nascoste in un testo d’autore, metabolizzato e rielaborato in un contesto nuovo, molto vicino alla narrazione surreale. Questo primo film è un ibrido tra teatro, musica, danza, commedia, il tutto impostato come una fiaba fantastica dai contorni surreali, debitore dell’esperienza teatrale di un regista che successivamente si dedicherà al cinema. Infatti, tutto comincia per Salvatores insieme a Ferdinando Bruni (qui lo vediamo nella parte di Puck), a Milano, con il Teatro dell’Elfo, che si ricorda per la messa in scena di molti spettacoli secondo le regole del teatro di avanguardia. Il Sogno di Salvatores è la realizzazione cinematografica di una sceneggiatura teatrale, prima esperienza su grande schermo – certo non di successo e di poca presa per il grande pubblico – che fa prendere confidenza con la macchina da presa a un regista teatrale. Rivisto con piacere (senza pubblicità) sulla benemerita Rai 5, che riporta la Rai al suo compito culturale, abdicato dalle reti generaliste.
Regia: Gabriele Salvatore. Soggetto: William Shakespeare dal Sogno di una notte di mezza estate. Sceneggiatura: Gabriele Salvatores. Fotografia: Dante Spinotti. Montaggio: Gabriella Cristiani. Musiche: Mauro Pagani. Titolo Originale: Sogno di una notte d’estate. Paese di Produzione: Italia, 1983. Durata. 98’. Genere: Commedia, Musical. Interpreti: Alberto Lionello (Teseo), Erika Blanc (Ippolita), Luca Barbareschi (Lisandro), Ferdinando Bruni (Puck), Flavio Bucci (Oberon), Alessandro Haber (Egeo), Giuseppe Cederna (Demetrio), Augusta Gori (Ermia), Sabina Vannucchi (Elena), Gianna Nannini (Titania), Renato Sarti (Quince), Elio De Capitani (Bottom), Cristina Crippa (Shout), Luca Toracca (Flute), Doris von Thury (Starveling), Claudio Bisio (Moth), Ida Marinelli (Eugenia), Anna Antonelli (La gemella), Corinna Augustoni (La gemella), Patrizia Fontana (Fata).
Gordiano Lupi
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