Vincenzo Trama – “Comprare moglie. Cronache di schiavitù e violenza” di Aldo Forbice
Aldo Forbice
Comprare moglie
Cronache di schiavitù e violenza
Marietti 1820 – 160 pagine – Euro 13
È con grande tristezza che scrivo due parole su questo libro del compianto Aldo Forbice. La sua storia professionale, ricca e apprezzata da chiunque abbia avuto un minimo a che fare con temi sociali oltre che culturali, è costellata di così tanti successi che riassumerli in poche righe non renderebbe affatto giustizia alla sua memoria.
Il 24 maggio 2021 l’esimio giornalista e scrittore si è spento lasciandoci a imperitura memoria una mole di riflessioni, spunti e indagini da cui attingere per interrogarci in modo critico e consapevole sulla società del presente e del futuro. Uno di questi, il più recente, è Comprare moglie edito da Marietti 1820, storica casa editrice torinese con un catalogo così godibile ed ampio – non potrebbe essere diversamente, visto i 201 anni di storia – da poter accontentare i palati letterari più disparati.
Ho avuto il piacere di richiedere questo piccolo saggio all’agenzia stampa Marietti 1820 e l’ho letto in poche ore; i casi che Aldo Forbice tratta in questo libro – come suggerisce il titolo stesso – indagano tutte le pieghe oscure dei rapporti che le società umane hanno intrecciato con la donna nei contesti internazionali più diversi: schiava, prostituta, animale, bestia da soma, scarto dell’uomo, ciò che è sacrificabile. Nei 24 brevi capitoli – che corrispondono a 24 storie, tutte accumunate da una violenza di fondo a volte insopportabile – Aldo Forbice racconta e testimonia di episodi che viaggiano da un Paese all’altro, fuggendo tuttavia alla facile conclusione che la condizione della donna sia risolta nel solo occidente; il suo è uno sguardo ondivago, che restituisce l’immagine di donna legata a un retroterra culturale difficile da estirpare, se non con una formazione e un’istruzione che in diverse nazioni non è ancora possibile nemmeno ipotizzare.
Se c’è un lascito che Aldo Forbice ci lascia è proprio questo; il pensare a una società dove non ci siano più bambine asiatiche addestrate al cybersesso per i ricchi magnati occidentali e non, dove non si debba più assistere ad omicidi per “Reato di indipendenza”, dove un chirurgo come Denis Mukwege non debba più “riparare le donne” congolesi, vittime da decenni di guerre civili e sanguinarie, oltre che di stupri di massa tollerati dall’esercito ufficiale.
A corredo del libro la prefazione di Emma Pomilio, scrittrice e studiosa della schiavitù, e la postfazione di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna e Accademico dei Lincei.
Noi del Foglio Letterario partecipiamo al cordoglio dei suoi cari e della sua famiglia, alla quale esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.
Vincenzo Trama
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